Apprendiamo dal sito Grano Salus che a Bari è ferma la nave Sagittarius contenente 250mila quintali di grano statunitense destinato alla De Cecco, e che la merce potrebbe essere contaminata da carie del grano. Notizia che sgomenta, considerando la bellissima pubblicità con la famosa Gerini che dichiara che la pasta DE Cecco è fatta con i “migliori grani del mondo”. E noi, che siamo appassionati dei film di Claudia Gerini, soprattutto quelli comici con Verdone, non abbiamo motivo di dubitarne … ma questa notizia è uno spunto spiacevole per poter sempre di più rimarcare la pericolosità dei grani esteri e della poca attenzione che hanno, evidentemente, i contadini di oltre oceano ad inviarci il loro grano così contaminato.
Ma cosa è la carie del grano?
La carie del grano (Tilletia caries, tilletia foetida) è una malattia fungina che si sviluppa a spese delle cariossidi (i chicchi di grano). Sembra che tutto il grano dentro quella nave ne sia particolarmente piena e quindi non commestibile, neanche per uso animale. Questo fungo appare nel momento esatto della germinazione del chicco di grano, a causa di alcune spore che potrebbero, e non dovrebbero, essere presenti nel terreno o all’esterno del seme. Quindi, riesce a penetrare all’interno dei tessuti della pianta. Mentre la pianta germoglia, la carie può attaccare fino alla totale crescita. Sembra quasi un racconto fatto da un dentista, ed in fondo la logica è la stessa. Mentre per i nostri denti il danno è lo zucchero, l’umidità lo è per il grano che favorisce la germinazione delle carie. Tutto il chicco diventa una “pallina” piena di carie. Queste “palline” si rompono durante la raccolta lasciando cadere per terra le carie stesse, contaminano le cariossidi sane, che a loro volta diventano una fonte di inoculo per la stagione successiva.
Ma tutto questo come si può evitare?
Utilizzare varietà di grani resistenti; seminare le colture invernali all’inizio dell’autunno, quando le temperature sono ancora superiori ai 15 °C; questo riduce il rischio di infezione. Evitare lunghe conservazioni deI grano in ambienti chiusi e privi di ricircolo di aria, come, per esempio, container e navi silos che trasportano, per mesi, il grano esterno. Il mix fra agricoltore attento ed onesto, la temperatura e le condizioni climatiche evitano tutte queste infezioni che certamente diventano poi dannose per la nostra salute.
Ed allora, qual è il grano che per sua natura e posizione geografica è migliore per la nostra salute?
Certamente il grano duro siciliano, coltivato nel migliore dei modi, sotto il sole caldo della nostra sicilia, a chilometro zero … che lo tiene lontano dai “dentisti”.
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