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L’Istituto diviene nel 2007 Ente di Ricerca della Regione Siciliana e nel 2011 gli vengono attribuite le competenze anche per potere operare nel settore degli Oli di Sicilia.
L’Ente negli ultimi anni, a seguito dei tagli subiti dai trasferimenti regionali, si è reso capofila di numerosi progetti scientifici di ricerca nel settore del vino, al fine di migliorare e riqualificare la produzione enologica siciliana e intercettare finanziamenti dell’Unione Europea.
Da un ventennio a questa parte, i Vini Siciliani sono divenuti Vini di grande qualità, capaci di competere a livello internazionale con i più importanti vini provenienti da altre regioni d’Italia quali il Piemonte, la Toscana, il Veneto e dall’estero come i vini Francesi, Californiani, Australiani, Cileni.
Tutto questo grazie all’enorme lavoro portato avanti dall’Istituto Regionale del Vino e dell’Olio sin dalla fine degli anni ’80, inizi degli anni ’90, oltre che da alcuni imprenditori del vino siciliani illuminati e sostenuto da opinionisti e giornalisti regionali profondi conoscitori del settore, che resosi conto delle enormi potenzialità del patrimonio vitienologico siciliano, attese le condizioni naturali della regione, il clima, il suolo, la posizione geografica, le tipologie di vitigni insistenti in Sicilia, addivenirono attraverso l’attività di ricerca e sperimentazione applicata sia a vini provenienti da vitigni autoctoni come il Grillo, o il Nero D’Avola in purezza o in assemblaggio a uvaggi provenienti da vitigni internazionali sempre coltivati in Sicilia, come lo Chardonnay, il Cabernet Sauvignon, il Merlot, il Syrah, il Petit Verdot, ad una vera rivoluzione culturale e, perché no, rinascimento della produzione enologica siciliana, fino a quel momento caratterizzata da vini forti, da taglio che servivano a dare corpo e struttura ai vini del Nord.
Oggi, i Vini Siciliani ottengono Premi e riconoscimenti nei più importanti Concorsi Enologici Internazionali; la produzione vanta ben 23 DOC 1 DOCG e 7 IGP e non ultima, non per ordine di importanza ma in ordine cronologico, la DOC SICILIA.
Dal 2009 l’Istituto è diventato anche Organismo di Controllo e Certificazione della produzione enologica siciliana di qualità, fornendo servizi alle aziende enologiche dell’Isola che vanno dalle analisi di laboratorio dei Vini per l’esportazione, alle attività di ricerca in favore della produzione spumantistica dell’Isola o finalizzate al miglioramento di Vini quali lo Zibibbo, il Passito di Pantelleria o il vino Marsala, alle attività promozionali quali la partecipazione a Fiere e Mostre di settore Nazionali ed Internazionali, una fra tutte, la più conosciuta, il Vinitaly di Verona.
Possiamo, dunque, senz’altro annoverare l’Istituto Regionale del Vino e dell’Olio come un esempio virtuoso di Ente Pubblico Regionale, che ha da sempre attribuito al vino la valenza di “Bene Culturale” dell’Isola e non di semplice alimento, salvaguardando, valorizzando e diffondendo in tutto il mondo un patrimonio unico dell’agro-alimentare in Sicilia.
Emilia Mulè – Dirigente Istituto Regionale del Vino e dell’Olio della Regione Siciliana
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