Si riscontra, sull’argomento “pasta” molta superficialità e poca conoscenza. Spesso si leggono commenti del tipo: “tiene la cottura e quindi è buona”, “è callosa e quindi è ottima”. Il marketing e la comunicazione di un brand spesso ne determinano il successo che viene confuso con la bontà e qualità del prodotto. Le due cose, infatti, non sempre coincidono. Più un prodotto è di larga diffusione e commercializzazione, più è necessaria una produzione di larga scala industriale, che, necessariamente, determinerà un uso sempre più massivo di grano non autoctono, ma importato dall’estero.
Allora, diventa una sfida, una missione, quello di far comprendere a tutti noi consumatori quanto sia fondamentale la qualità. Del resto, noi siamo quello che mangiamo. Farei, ad ognuno di voi, una domanda: quanto sei disposto a pagare un “veleno” da ingerire? Immagino che la risposta sia per tutti: zero! Allora, il concetto di “costo” e di “caro” deve essere relativizzato a quanto quello che acquistiamo infici la nostra salute. Se quello che ingeriamo può compromettere il nostro stato di salute, allora, anche se costa pochissimo, non deve essere assolutamente acquistato.
Facciamo un altro esercizio. Quant’è la reale differenza di costo tra una pasta industriale ed una artigianale? Partiamo dal dato statistico del consumo medio pro-capite siciliano annuo di pasta: ogni siciliano, in media, consuma, ogni anno, circa 40Kg di pasta.
Una pasta industriale costa mediamente circa €1,40/Kg
Una pasta artigianale costa mediamente circa €5,00/Kg
Quindi, abbiamo una differenza di €3,60/Kg.
Ciò significa che se acquistassimo solamente pasta artigianale per tutto l’anno, avremmo un maggior costo di €144/anno, il che significa circa 40cent al giorno; praticamente, mezzo caffè al giorno di differenza per fare una scelta salutista e, perché no, anche di amore per la propria terra.
In sintesi, per 40cent di risparmio al giorno stiamo rinunciando ad una corretta e sana alimentazione e ad incentivare ed incoraggiare l’economia del nostro territorio, perché abbiamo scelto di farci influenzare dai media e dai grossi brand ottenendo, solamente, di aver risparmiato sulla nostra salute.
Inoltre, il periodo attuale ci sta mostrando una differenza tra costo della pasta artigianale e pasta industriale, sempre più ridotto, visto il graduale aumento del costo del grano esterno dovuto ad una riduzione della produzione mondiale e, quindi, della disponibilità.
Se credi che una pasta artigianale della tua terra ti costi troppo, è perché non hai idea di quanto ti costerà, alla fine, in termini di salute, una pasta industriale con grano estero.