Quando l’acqua inizia a bollire, o a volte anche prima, ci accingiamo ad aggiungere il sale. Ma siamo certi che la quantità che immergiamo è quella giusta? Spesso i gusti e le esigenze ci dividono. Molto dipende da come siamo abituati, dai problemi di salute che ognuno di noi ha, ed anche dai condimenti che usiamo; infatti, dobbiamo sempre ricordare che la pasta, per la maggior parte delle volte, si mangia con altri ingredienti che a loro volta hanno una loro sapidità. Ma iniziamo per gradi. E’ importante, prima di tutto, considerare quanta acqua per 100 gr di pasta abbiamo usato. Questo suggerimento può esserci certamente di aiuto: utilizzare acqua nella proporzione di un litro per ogni etto di pasta perché la pasta si deve reidratare molto bene e perché non si fermi l’ebollizione (l’ideale è usare acqua poco calcarea). La quantità di sale ideale è di 10/15 grammi per Litro di acqua, preferibilmente di sale grosso, un cucchiaino scarso di sale. Aggiungere il sale solo quando l’acqua avrà raggiunto il punto dell’ebollizione e attendere, prima di buttarvi la pasta, che sia sciolto perfettamente e che l’acqua riprenda l’ebollizione. L’acqua salata raggiunge l’ebollizione ad una temperatura più alta dei 100°C teorici. Usare una pentola piuttosto capace, a pareti alte perché la pasta dovrà cuocere galleggiando bene. Immergere, quindi, la pasta in una sola volta (per carità, non spezzate gli spaghetti in due) e mescolarla immediatamente; se poi vorrete aggiungere un filo d’olio, potrete evitare di farla incollare. Se avete sbagliato le proporzioni del sale, ossia troppo poco, o lo avete dimenticato, non aggiungetelo dopo che la pasta è scolata. E’ preferibile aggiungere una bella spolverata di parmigiano. Se invece la proporzione è troppo, scolatela subito e bagnatela con un pò d’acqua minerale a temperatura ambiente; scioglierà un pò di sale dalla pasta e non continuerà a cucinare.
Certo che ne vale la pena. La nostra salute vale assolutamente più di pochi centesimi. E non solo aiutiamo la nostra salute, ma anche un comparto, quello cerealicolo ed artigianale, che ha bisogno di essere sostenuto. Oggi ci sono tantissimi piccoli imprenditori che stanno cambiando il mondo della pasta e questi, a mio avviso, vanno premiati, anche perchè offrono un prodotto di eccellenza e di grande qualità. La prossima volta che andrete al supermercato, o al vostro negozio di fiducia, fermatevi un pò di più davanti agli scaffali e prestate attenzione: ogni pacco di pasta artigianale comunicherà non soltanto la qualità, ma il sacrificio, la passione e l’attenzione di ogni singolo momento di produzione a questo meraviglioso prodotto.
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