Come si Mangiano gli spaghetti?
Il grande Alberto Sordi…questa volta lo perdoniamo?
Siamo onesti, vedere questa immagine ci fa sorridere e sinceramente ci fa venire anche un certo appetito, ma vogliamo veramente perdonare il nostro Albertone nazionale per come mangia i suoi spaghetti? Direi proprio di no. Possiamo solo perdonargli il fatto che chiunque veda degli Spaghetti nel menĂą di una cerimonia o, o di una cena elegante, si mette un pò in ansia per dover approcciare un piatto che presenta qualche difficoltĂ . Innanzitutto, ricordiamo che galateo è prima di ogni cosa l’accoglienza e il benessere dei nostri ospiti, e quindi, se possiamo, evitiamo di servire spaghetti. Storie dall’Inghilterra ci raccontano che anche la regina Elisabetta è intimorita dagli spaghetti tanto da evitarli perchĂ© non vuole sporcarsi e sembrare goffa mentre armeggia con la forchetta.
Noi Italiani amiamo gli spaghetti e quindi dobbiamo necessariamente affrontarli con classe e semplicitĂ senza farci sopraffare da timori di schizzi vari e quindi macchie catastrofiche nei nostri eleganti vestiti.
Allora, iniziamo con degli accorgimenti che sono alla base del nostro quotidiano modo di mangiare, evitando categoricamente quelli che sono metodi che non fanno parte delle nostre tradizioni:
- Aiutarsi con le mani è una pratica tipica di culture come quella indiana; per noi è diverso e la ragione è che questo ci costringerebbe a pulirci di frequente le mani nel tovagliolo insudiciandolo o, peggio, arrivare a pulirsi le dita leccandole.
- Mangiare ricurvi sul piatto nel timore di sporcarsi.
- Utilizzare il cucchiaio nel tentativo di formare Bocconi perfetti.
- Aiutarsi con il coltello tagliando gli spaghetti.
- Ricordarsi di mettere il boccone in bocca intero, senza “succhiare”, con rumori musicali, i fili di pasta penzoloni.
La buona norma vuole che la forchetta fermi 2 o 3 spaghetti per poi arrotolarli in senso orario per formare una matassa perfetta da portarla alla bocca.
Per fare in modo che questi bocconi siano perfetti non si deve MAI spezzare lo spaghetto quando si mette nella pentola per cucinarlo, e questo vale per qualsiasi pasta “lunga”; ricordatevi: è un Sacrilegio, e certamente aumentate la difficoltĂ di chi vorrebbe arrotolarlo ma non può riuscirci a causa della sua ridotta misura.
Importante è stare attenti a non fare matasse con fili penzolanti o informi.
La forchetta dovrà essere inclinata e mai verticale al piatto. Ciò che potrebbe aiutare, è servire gli spaghetti, come tutti i primi piatti, nei piatti fondi; questi possono essere molto utili e aiutarci a formare matassine perfette ma, purtroppo, l’atroce moda di servire tutto nei piatti piani ci ha complicato la vita, come accade con molti Chef stellati che pensano più a stupirci che ad accoglierci. Da perfetti padroni di casa, se proprio vogliamo proporre un piatto di spaghetti, che almeno sia fondo. Appena finito di mangiare ricordiamoci di posare la forchetta in posizione verticale al nostro corpo per avvertire chi deve togliere il piatto che abbiamo finito di mangiare.
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