Le regole di un vero Signore a tavola

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Eccoci qua! Come promesso, è la volta dei signori uomini e delle loro regole di comportamento a tavola.

La tavola, si sa, è la migliore delle prove per capire se siamo di fronte ad un vero signore; infatti, basta poco perché si possa palesare qualche comportamento “non signorile” da parte dei nostri commensali uomini a tal punto da farci agognare di terminare l’esperienza il prima possibile e tornare a casa.

La tavola è il miglior banco di prova per i veri Signori ed il peggiore per i finti.

Ecco, di seguito, alcune delle regole assolutamente fondamentali da rispettare:

  • Se si va al ristorante, la porta viene solitamente aperta dall’uomo che entra per primo. Questo serve per accertarsi che l’ambiente sia consono e decoroso per la sua signora. Quindi, le regge la porta e la fa entrare.
  • Appena inizia la cena, la discussione dovrà essere più leggera possibile, senza troppi “io” e senza ostentare guadagni esagerati, ultime auto acquistate, viaggi interstellari in posti esotici. Un vero signore è colui che non parla di sè.
  • Lo smartphone si spegne prima ancora di sedersi a tavola. Mai usarlo in presenza di una donna a tavola!
  • Non deve mai poggiare sulla tavola: chiavi, cellulare, portafoglio o il tragico borsello.
  • Naturalmente, mangerà con la bocca chiusa e mai parlerà mentre ha il boccone in bocca; sembra un’affermazione elementare ma non è così, purtroppo.
  • Mai la bocca va verso il piatto, ma è la forchetta che va verso la bocca; quindi, rimanere dritti e portare la posata verso di voi.
  • Evitate i mignoli alzati, fateli stare insieme alle altre dita della mano in buona compagnia.
  • Quando si parla tra una portata e l’altra, mai portare il corpo verso il tavolo poggiando i gomiti per ascoltare l’interlocutore o dare le spalle a chi sta seduto accanto o, ancor peggio, ridere a crepapelle in modo convulso.

  • Non si serve mai per primo e non inizia mai a mangiare se la Signora non ha portato il primo boccone in bocca.
  • Se si è al ristorante, se proprio deve chiamare il cameriere, lo deve fare quando è vicino senza dover alzare le braccia oppure alzare la voce per farsi sentire.
  • Il tovagliolo viene spiegato nelle gambe solo all’inizio, quando ci si siede, usandolo prima di bere e non in maniera esagerata; d’altronde, un vero signore sa come si mangia e difficilmente si sporca.
  • Se il cameriere non è attento, sarà suo il compito di servire l’acqua o il vino quando vede il bicchiere della sua compagna vuoto, anche se lei non lo chiede; è un gesto di attenzione e cortesia.
  • A fine pasto, non chiedere mai degli stuzzicadenti. Non mi stupirei che la compagna si alzasse lasciandolo solo al tavolo.
  • Naturalmente, paga il conto in maniera quasi impercettibile, senza chiamare a voce alta il cameriere, ma fra una chiacchiera ed un’altra, senza che la compagna se ne possa accorgere. I soldi a tavola sono sempre una terribile cafoneria.
  • Quando esce dal locale, questa volta sarà la signora ad uscire per prima con la porta sempre tenuta dal Signore che, ci auguriamo, abbia reso indimenticabile questa esperienza.

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